Preghiera dei genitori
Ti preghiamo Signoredi concederci vita
per poter vedere come crescono i nostri figli,
di concederci sapienza
per poter insegnare loro, senza tenerli sotto tutela,
di concederci saggezza
in modo che le nostre azioni non appesantiscano la loro vita, con dei pregiudizi,
di concederci amore
in modo che sappiamo condurli verso la meta
di concederci benedizione,
perché sappiamo dire di sì alla scelta che vorranno fare
soprattutto se tu Signore
chiamerai qualcuno dei nostri figli
ad una vita di speciale consacrazione
ed incontro con Cristo nostro Salvatore.
Amen.
* Leggi il ritaglio su Qumran!
Eri Tu il mio Signore
Mentre
incosciente ti ferivo
scoprivo ch'eri accanto a me.
Lottando inutilmente contro te
sentivo ch'eri tu il mio Signore.
Derubando del mio tributo il tuo onore
vedevo crescere il mio debito con te.
Nuotavo contro corrente di tua vita
solo per sentire la forza del tuo amore.
Per nascondermi da te
ho spento la mia luce,
ma tu m'hai sorpreso con le stelle.
scoprivo ch'eri accanto a me.
Lottando inutilmente contro te
sentivo ch'eri tu il mio Signore.
Derubando del mio tributo il tuo onore
vedevo crescere il mio debito con te.
Nuotavo contro corrente di tua vita
solo per sentire la forza del tuo amore.
Per nascondermi da te
ho spento la mia luce,
ma tu m'hai sorpreso con le stelle.
(Rabindranath
Tagore)
padre
David Maria Turoldo, I Salmi
Ma quando da morte passerò alla vita,
sento già che dovrò darti ragione, Signore,
e come un punto sarà nella memoria
questo mare di giorni.
Allora avrò capito come belli
erano i salmi della sera;
e quanta rugiada spargevi
con delicate mani, la notte, nei prati,
non visto. Mi ricorderò del lichene
che un giorno avevi fatto nascere
sul muro diroccato del Convento,
e sarà come un albero immenso
a coprire le macerie. Allora
riudirò la dolcezza degli squilli mattutini
per cui tanta malinconia sentii
ad ogni incontro con la luce;
allora saprò la pazienza
con cui m'attendevi, a quanto
mi preparavi, con amore, alle nozze.
sento già che dovrò darti ragione, Signore,
e come un punto sarà nella memoria
questo mare di giorni.
Allora avrò capito come belli
erano i salmi della sera;
e quanta rugiada spargevi
con delicate mani, la notte, nei prati,
non visto. Mi ricorderò del lichene
che un giorno avevi fatto nascere
sul muro diroccato del Convento,
e sarà come un albero immenso
a coprire le macerie. Allora
riudirò la dolcezza degli squilli mattutini
per cui tanta malinconia sentii
ad ogni incontro con la luce;
allora saprò la pazienza
con cui m'attendevi, a quanto
mi preparavi, con amore, alle nozze.
Dammi un cuore per amarti,
dammi occhi per vederti,
dammi
orecchi per udire la tua voce,
dammi labbra per parlare di te,
il gusto per
assaporarti.
Dammi l'olfatto per sentire il tuo profumo, dammi mani per
toccarti e piedi per seguirti.
Da Qumran.net
Signore Gesù, metti un lucchetto alla porta del nostro
cuore,
per non pensar male di nessuno,
per non giudicare prima del tempo,
per non sentir male, per non supporre, né interpretar male,
per non profanare il santuario sacro delle intenzioni.
Signore Gesù, legame unificante della nostra comunità,
metti un sigillo alla nostra bocca
per chiudere il passo ad ogni mormorazione o commento
sfavorevole.
Dacci di custodire fino alla sepoltura,
le confidenze che riceviamo o le irregolarità che vediamo,
sapendo che il primo e concreto modo di amare è custodire il
silenzio.
Semina nelle nostre viscere fibre di delicatezza.
Dacci uno spirito di profonda cortesia,
per riverirci l'uno con l'altro,
come avremmo fatto con te.
Signore Gesù Cristo, dacci la grazia di rispettare sempre.
Così sia.
Signore Gesù, legame unificante della nostra comunità,
Dacci di custodire fino alla sepoltura,
Semina nelle nostre viscere fibre di delicatezza.
Signore Gesù Cristo, dacci la grazia di rispettare sempre.
Così sia.
da Qumran.net
Preghiera per chi opera per l'evangelizzazione
Preghiera allo Spirito Santo perché ci aiuti alla ricerca dell'essenziale in ciò che facciamo.Spirito Santo d'amore, di luce di pace. Insegnaci ad amare il nostro Creatore. Toglici ogni forma di paura e di angoscia ed insegnaci ad accogliere l'esistenza come vero dono, anche se il calice è spesso amaro.
Aiutaci ad amarti e a farti amare. Che tutte le nostre azioni siano mirate a far amare Te, datore della vita, Onnipotente rigeneratore di energie.
Aumenta in noi quel granello di fede che ci hai donato. Desideriamo respirare in Te, agire in Te, amare in Te.
Aiutaci a discernere ciò che veramente è essenziale e ciò che è superfluo. Insegnaci ad abbandonarci alla tua guida e a fidarci della tua infinita Onnipotenza.
Donaci la capacità di meravigliarci per i tuoi doni e fa che l'abitudine non ci disperda nella superficialità della vita.
Che le nostre opere ti glorifichino, che la nostra vita sia una continua ricerca della tua volontà, in ogni momento della giornata. Nulla venga disperso di quello che facciamo, tutto abbia il senso che Tu vuoi.
Insegnaci a comprendere il significato vero e attuale della tua esortazione: "non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno."(Lc,9,3)
Spirito Santo, datore di vita, insegnaci ad amare senza secondi fini e purifica le nostre intenzioni.
Fa che possiamo esserti sempre riconoscenti e gioiosi, in modo che diventiamo veri strumenti della tua azione salvifica.
(di Pier Angelo Piai)
Oggi Epifania del Signore
RispondiEliminaSignore Gesù,chi conosceva la Bibbia
non si è mosso per cercarti.
Chi aveva le chiavi del potere
ti cercava per eliminarti.
Ma chi non ti conosceva
ha visto una stella splendente,
ha lasciato ogni cosa e si è messo in cammino.
Sudato e stanco, ti ha trovato,
ha deposto ai tuoi piedi
il desiderio di incontrarti.
E tu hai brillato e brilli ancora
come luce che non tramonta
per rivestire con la tua luce
ogni uomo che cerca te.
da un fogliettino parrocchiale, Scalenghe (Italia)
Padre!
RispondiEliminaNon chiamare Dio: “Padre”,
se lo pensi come un qualcuno
confuso e lontano,
che giudica e punisce,
che manda disgrazie e morte,
che gode della sofferenza dei suoi figli.
Non chiamare Dio: “Padre”,
se non lo senti papà & mamma
dal volto buono e amico,
che ti sorride sempre,
anche quando le cose ti vanno storte,
soprattutto quando ti vanno storte.
Non chiamare Dio: “Padre”,
se non lo senti
papà & mamma
sempre vicino
per accompagnarti e aiutarti.
Che ti lascia libero
anche di sbagliare.
Sempre pronto a riabbracciarti,
a riaprirti la porta del suo amore.
Non chiamare Dio: “Padre”,
se non lo senti
papà & mamma
che non ti abbandona mai,
e che per nessuno motivo
smetterà mai di volerti bene
e di volere il tuo bene.
Se non lo senti papà & mamma così,
pregalo, pregalo, pregalo
perché ti faccia sentire così.
P.S. Invia questo messaggio ai tuoi amici
Don Tonino Lasconi in MAI SOLI
VIVERE di TE di Mons. Tonino Bello
RispondiEliminaChiamato ad annunciare la tua Parola,
aiutami, Signore, a vivere di Te,
e a essere strumento della tua pace.
Assistimi con la tua luce, perché i ragazzi
che la comunità mi ha affidato
trovino in me un testimone credibile del Vangelo.
Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita,
perché le parole, quando veicolano la tua,
non suonino false sulle mie labbra.
Esercita su di me un fascino così potente,
che, prima ancora dei miei ragazzi,
io abbia a pensare come Te,
ad amare la gente come Te,
a giudicare la storia come Te.
Concedimi il gaudio di lavorare in comunione,
e inondami di tristezza ogni volta che,
isolandomi dagli altri,
pretendo di fare la mia corsa da solo.
Ho paura, Signore, della mia povertà.
Regalami, perciò, il conforto
di vedere crescere i miei ragazzi
nella conoscenza e nel servizio di Te, Uomo libero
e irresistibile amante della vita.
Infondi in me una grande passione della Verità,
e impediscimi di parlare in tuo nome
se prima non ti ho consultato con lo studio
e non ho tribolato nella ricerca.
Salvami dalla presunzione di sapere tutto,
dall’arroganza di chi non ammette dubbi,
dalla durezza di chi non tollera ritardi,
dal rigore di chi non perdona debolezze,
dall’ipocrisia di chi salva i principi e uccide le persone.
Trasportami, dal Tabor della contemplazione
alla pianura dell’impegno quotidiano.
E se l’azione inaridirà la mia vita,
riconducimi sulla montagna del silenzio.
Dalle alture scoprirò i segreti della “contemplatività”,
e il mio sguardo missionario arriverà più facilmente
agli estremi confini della terra.
Affidami a tua Madre.
Dammi la gioia di custodire i miei ragazzi
come Lei custodì Giovanni.
E quando, come Lei, anch’io sarò provato dal martirio,
fa’ che ogni tanto possa trovare riposo
reclinando il capo sulla sua spalla. Amen.
Preghiera
RispondiEliminaSignore Gesù,
Tu ci chiami a seguirTi,
nel Tuo cammino di croce;
Tu sconvolgi i nostri sogni
e i nostri progetti:
eppure, Tu sei la nostra pace...
Accettaci con le nostre paure
e le esitazioni del cuore;
accogli il nostro umile amore,
capace di darTi soltanto
il poco che siamo.
ConvertiTi a noi, Signore,
e noi ci convertiremo a Te,
lasciandoci condurre
dove forse non avremmo voluto,
ma dove Tu ci precedi
e ci attendi,
perforo delle povere storie
della nostra vita
e del nostro dolore
la Tua storia con noi.
Amen. Alleluia.
(Bruno Forte)
La vita chiama
RispondiEliminaSignore,
il sole è sorto
e mi metti in mano
un'esperienza nuova.
Sarà bella? Sarà noiosa?
Sarà utile?
Non lo so ancora.
Però son certo
che molto dipenda da me.
Questo fammelo capire...
perché spesso rischio
di aspettarmi tutto dagli altri;
tutto da te.
Fammi sentire responsabile
di quello che faccio.
Tu hai creato l'uomo
senza chiedergli il permesso;
ti sei però subito "legato le mani"
e non gli puoi fare niente
se non lo vuole...
Signore,
aiutami a spalancare gli occhi,
per vedere dove mi trovo
e chi avrò vicino.
Signore,
aiutami a drizzare bene le orecchie,
per raccogliere tutte le voci
che la vita mi invia
e rispondere con coraggio e fantasia!
(Don Tonino Lasconi)
Non andare via, Signore - Rabindranath Tagore
RispondiEliminaQuando trovi chiusa
la porta del mio cuore,
abbattila ed entra:
non andare via, Signore.
Quando le corde della mia chitarra
dimenticano il tuo nome,
ti prego, aspetta:
non andare via, Signore.
Quando il tuo richiamo
non rompe il mio torpore,
folgorami con il tuo dolore:
non andare via, Signore.
Quando faccio sedere altri
sul tuo trono,
o re della mia vita:
non andare via, Signore.
Una famiglia migliore - a cura di Patrizio Righero
RispondiEliminaTutto qui, Signore.
Non c’è proprio altro.
Solo una famiglia come tante.
Siamo così.
Solo così.
Un marito e una moglie,
due bambini di 5 e di 9 anni,
una casa in affitto
che ci stiamo dentro appena appena.
Siamo tutto qui, Signore,
un lavoro e mezzo,
un auto da 150mila chilometri,
un cane, un gatto e una cocorita.
Vorremmo essere di più:
più presenti in parrocchia,
più disponibili per il volontariato,
più capaci di accogliere in casa nostra
chi si trova in difficoltà.
Vorremmo avere più tempo
per pregare,
per qualche ritiro,
per ritagliarci giornate di silenzio.
Invece siamo solo quello che siamo,
una famiglia chiassosa,
un po’ disordinata,
sempre in ritardo su tutto.
Le preghiere le diciamo la sera
prima di addormentarci
e qualche volta qualcuno
dorme già.
Ti offriamo quel che siamo:
le nostre lamentele davanti al Tg delle 20,
i compiti da finire e i piatti ancora da lavare,
le corse per far quadrare gli orari,
i quattro calci al pallone
nel cortile del condominio,
i week end a scarpinare in montagna
(che costano niente e fanno bene alla salute).
Quel che ci manca per essere
una famiglia migliore
metticelo Tu, Signore,
che conosci le dosi e i tempi
e che, sopra ogni cosa,
conosci ciascuno di noi.
(Letizia e Mauro, più Enrico e Matteo)
Fonte: "Un minuto con Dio" di Patrizio Righero, Ed. Elledici 2011
Preghiere per occasioni di silenzio
RispondiEliminaBeati quelli che mi guardano con simpatia.
Beati quelli che comprendono il mio camminare stanco.
Beati quelli che parlano a voce alta per minimizzare la mia sordità.
Beati quelli che stringono con calore le mie mani tremanti.
Beati quelli che si interessano della mia lontana giovinezza.
Beati quelli che non si stancano di ascoltare i miei discorsi già tante volte ripetuti.
Beati quelli che comprendono il mio bisogno d'affetto.
Beati quelli che mi regalano frammenti del loro tempo.
Beati quelli che si ricordano della mia solitudine.
Beati quelli che mi sono vicini nella sofferenza.
Beati quelli che rallegrano gli ultimi giorni della mia vita.
Beati quelli che mi sono vicini nel momento del passaggio.
Quando entrerò nella vita senza fine mi ricorderò di loro presso il Signore Gesù.