AMORE E GIOIA CRISTIANA
Ormai
la Pasqua 2015 è vicina, la quaresima vissuta in attesa di misericordia un po’
alla volta ci ha orientati verso uno stile di via più sobrio, di mortificazione
e di aiuto verso i bisognosi. Ma non tutti i nostri fratelli hanno voluto o
potuto adempiere a certi atti religiosi proprio di questo periodo. Altri si
chiedono e ci interrogano:
“:Perché
certa gente dice di essere cristiana solo con la bocca ?”
Domanda che ci poniamo in tanti soprattutto quando incominciamo a fare qualcosa da cristiani, domanda che può portarci alla scoraggiamento o meglio ad un maggiore impegno. Cerchiamo di evitare il primo e assecondare il secondo.
Oggi manca la coscienza della fede. Si è spesso cristiani per tradizione e non per formazione, non si prende coscienza della propria fede venendo a mancare, di conseguenza, la necessità dell'impegno per mancanza di formazione..
Per fortuna in questi ultimi anni, dopo il concilio vaticano secondo, qualcosa è cambiato,
molto
lentamente come, permettetemi di dirlo, tutto nella nostra grande e piccola
chiesa. Pensate alla divulgazione della lettura della bibbia, alla catechesi
della bibbia. Se ne parla ancora poco,si spiega meno e male. Molti cristiani
fanno fatica, lo trovano difficile, per non dire incomprensibile, i sacerdoti
sono fermi a prediche di morale e non a una esegesi biblica, cardine di scienza
per la sicurezza della nostra fede.
Eppure nella bibbia c'è la nostra storia, la nostra vita rapportata a Dio, il nostro modo di dire un sì convinto alla Parola , alla manifestazione della volontà e dell'amore di Dio all'uomo.
Mi guarderei però dal giudicare chi si dice cristiano e poi...
Ognuno di noi ha ricevuto la fede, ma non tutti abbiamo avuto le stesse possibilità di farla crescere , la fortuna di un aiuto, o anche solo l'opportunità fisica, mentale e temporale per farlo. Spesso la fede di un analfabeta è più grande di quella di un teologo…una fede senza problemi, una fede tramandata forse da un altro analfabeta…
A noi, se pensiamo di essere stati più fortunati, il compito-dovere di mostrare una fede vera, sincera, con ottimismo e gioia, misurata col metro dell'amore, accresciuta con la vera sapienza, di cui parla l'apostolo Paolo.
Da tanti cristiani e non, la Chiesa è considerata come la religione del dogma, delle rinunce...del peccato in prima linea…
Spesso, abituati da una formazione ormai antiquata, di altri tempi, usiamo nel nostro parlare frasi che richiamano a tutto questo.
Se invece capissimo fino in fondo che la nostra è una religione dell'amore, parleremmo solo di gioia, serenità...La nostra è una fede arriva dall’essere di Dio che è Amore.
Noi " siamo nel mondo ma non del mondo":essere nel mondo non vuol dire rifiuto, ma viverci, accettare, usare, godere,soffrire perché queste ed altre cose appartengono alla nostra natura umana
Gesù
ci ha fatto la rivelazione di Dio Padre e della sua essenza amorosa: Dio è
Amore e chiede amore dall'uomo. Guardando questo aspetto in Gesù vediamo che
sfocia nella Croce, altra rivelazione da collegarsi a Dio Amore, che dà suo
Figlio per l'amore di noi uomini, per la nostra salvezza: la sofferenza come
vera essenza dell'amore sfocia nella Pasqua.
QQ
In sostanza il
messaggio di Gesù è di amarci come lui e il Padre si amano, come lui ci ha
amati. Leggendo i vangeli con quest'ottica vedremo che ogni pagina parla di
amore. Allora perché rinunciare alle cose belle e buone del mondo se l'amore è
la nostra prima condotta di vita: ama e fai quel che vuoi, diceva
sant'Agostino. L'amore non è portato al male, ma non rifiuta la sofferenza.
Abbiamo mille motivi per essere sereni, amarci fra di noi, essere di esempio e
meraviglia
per chi non crede,
Non pensate che invece di dire "morire al mondo" è preferibile dire " vivere in Cristo"? invece di dire" non peccare" è meglio dire " fare il bene"?.
Queste sono le nuove indicazioni della catechesi. Far vedere l'amore che ci spinge e non la osservanza delle leggi che sono sempre un mezzo, che chi ama le osserva di conseguenza; non il castigo che si teme, ma l'amore che si dona.
Il nostro mondo oggi vede più le cose da fare che quelle da evitare: è la mentalità dell'avere, del possedere, del relativismo...tutte cose che il cristiano deve saper giudicare nelle sue componenti storiche, sociologiche, etiche prima che morali e poi proporre cose nuove, a cominciare da quella straordinaria rivelazione di Gesù: l'Amore.
Perché a tanti fedeli non piacciono le prediche moralistiche che parlano sempre di non fare questo, fare quello... e quando sentono un sacerdote che parla dell'amore di Gesù per gli uomini
sono più contenti e più soddisfatti? Tra questi ultimi spero che ci sia chi ha letto e chi leggerà queste poche righe, nate dal desiderio di comunicare la gioia e la misericordia di Dio.
da Modulo di contatto Blogger
RispondiElimina00:10 (9 ore fa)
Io sono convinta che in nessuna parte del mondo vi sia la volontà politica di aiutare i cristiani iniziando dall' Italia e penso che se ci fosse la guerra per la religione nessuno ci difenderebbe pensando che essendo che loro non lo sono non sono affari che gli interessano mentre se fosse "PETROLIO "allora sì.
Cordiali saluti,
Vincenza |
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Modulo di contatto Blogger
00:25 (9 ore fa)
Popolo di perdonati
Elimina(Don Angelo Saporiti)
Signore Gesù,
spesso mi sono chiesto che razza di Chiesa è la tua?
Davanti a tanta gente che viene in chiesa solo per farsi vedere,
o per abitudine, o per sentirsi a posto con la coscienza,
malignando e spettegolando sugli altri
qualche volta ho pensato anche io come tanti:
basta, me ne vado, non vengo più,
meglio credere solo in Dio, ma non nella Chiesa.
E non mi accorgevo che ragionando in questo modo,
stavo anche io giudicando, stavo lanciando pietre contro altri tuoi figli,
stavo uccidendo i miei fratelli e le mie sorelle.
Ma tu, Signore, nella tua bontà
hai fermato la mia mano.
Ogni volta che giudicavo, ogni volta che pensavo di andarmene,
tu, Signore, mi hai sempre messo davanti i miei sbagli,
le mie falsità, le mie imperfezioni, i miei tradimenti,
la mia fede fragile, il mio peccato quotidiano.. .
Ti prego, Signore,
fa' che ogni volta che vorrei lanciare una pietra contro la Chiesa
o contro qualcuno della mia comunità,
fammi capire che la tua Chiesa
è un popolo di perdonati, non di giusti o di perfetti.
Fammi capire che la Chiesa
non è un tribunale,
ma una casa abitata da gente perdonata.
Fammi capire, Signore,
che tu non vuoi una Chiesa di ghiaccio,
ma una Chiesa con un cuore caldo
capace di accogliere senza ferire,
di amare senza pretendere,
di perdonare senza rinfacciare,
di dire la verità senza far piangere.
Questa è la Chiesa che tu vuoi
e che anche io
ogni giorno mi impegnerò a costruire
con il tuo aiuto e la tua grazia.
Amen.
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