Dedicato ai genitori questo
articolo di don Luciano, lo propongo pensando di prestare ai genitori
un aiutino di riflessione nel loro agire comune nell'educazione dei
propri figli. E' una voce che don Luciano prende in prestito dalla
Sacra Bibbia, Deuteronomio capitolo 11. Da parte mia che ho usato una
frase che a me poco piace, “educazione dei propri figli”, vuole
essere un invito a viaggiare insieme tra di loro e i propri figli,
guardando sempre avanti nell'unità e il bene di tutto il nucleo
familiare.
Da INCONTRI CON LA PAROLA
di Don Luciano
Svuotare lo zainetto
Ho un amico che è la regolarità in persona. Sua moglie lo chiama"abitudinario". Lui preferisce definirsi una "persona strutturata".
Magari uno psicologo lo definirebbe un "ossessivo compulsivo" e incolperebbe i suoi genitori di avergli impartito un'educazione rigida. Invece il mio amico non ha niente di strano - ha solo qualche
innocente mania. E' uno che per motivi di lavoro viaggia molto, ma anche se arriva a casa alle 2 di mattina e la moglie è a letto, lui deve assolutamente disfare la valigia e mettere le cose al proprio
posto.
Mi ha detto che il pensiero di una
camicia dentro la valigia piuttosto che nell'armadio lo
perseguiterebbe per tutta la notte. In passato la moglie ha tentato
di iniettargli qualche piccola dose di buon senso, chiedendogli
assonnata: - "Caro, perché non la svuoti domattina?" E la
sua risposta è stata: - "Perché fino a quando non ho svuotato
la valigia non mi sento a casa".
Lo stesso vale anche per i tuoi figli. Ascolta cosa ti dice Dio nel libro del Deuteronomio, capitolo 11, versetto 18 e seguenti. Si potrebbero intitolare questi versetti: "Come educare i tuoi figli, che
sono immersi in una mentalità pagana".
Lo stesso vale anche per i tuoi figli. Ascolta cosa ti dice Dio nel libro del Deuteronomio, capitolo 11, versetto 18 e seguenti. Si potrebbero intitolare questi versetti: "Come educare i tuoi figli, che
sono immersi in una mentalità pagana".
Perché questa era la sfida che i
genitori ebrei hanno dovuto affrontare quando educavano le
prime
generazioni di ragazzi nati nella terra di Canaan (la Terra Promessa) - ed è la sfida che anche oggi affrontano ogni Mamma e Papà cristiani.
Ecco cosa Dio dice:
generazioni di ragazzi nati nella terra di Canaan (la Terra Promessa) - ed è la sfida che anche oggi affrontano ogni Mamma e Papà cristiani.
Ecco cosa Dio dice:
«Porrete dunque nel cuore e
nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno
e le terrete come un pendaglio tra gli occhi; le insegnerete ai
vostri figli».
Gliele insegnerete... ho capito, ma
come?... dove?... quando? A scuola non lo fanno - e in parrocchia
fanno la catechesi per i sacramenti. Allora ascolta come continua
Dio:
via, quando ti coricherai e quando ti alzerai; le scriverai
sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte, perché i vostri
giorni e i giorni dei vostri figli, nel paese che il Signore ha
giurato ai vostri padri di dare loro, siano numerosi come i giorni
dei cieli sopra la terra».
Meraviglioso! Dio qui ti ha detto le modalità, i luoghi e i tempi migliori per comunicare i valori importanti ai tuoi figli - i tempi che spendete insieme, quando state andando da qualche parte, alla fine della giornata, all'inizio della giornata, quando tornano a casa, o quando stanno uscendo. E quanto spesso bisogna farlo? Dio dice: «i vostri giorni e i giorni dei vostri figli». Cioè sempre.
Molto spesso la chiave per educare bene i propri figli in un mondo che respira paganesimo sono i momenti formali (pasti...) e informali che ogni famiglia vive - disfare lo zainetto mentale, spirituale, emotivo con cui tuo figlio o tua figlia arriva a casa ogni giorno.
Ogni giorno il ragazzo arriva a casa
con nuove esperienze, con dialoghi costruttivi che ha avuto, con
frasi devastanti che ha sentito, con nuovi episodi della telenovela
che è la vita dei suoi amici e delle
loro famiglie, tentazioni, commenti degli insegnanti, confusioni emotive, nuove responsabilità, piccole o grandi ferite.
loro famiglie, tentazioni, commenti degli insegnanti, confusioni emotive, nuove responsabilità, piccole o grandi ferite.
Tuo figlio o tua figlia hanno bisogno,
come il mio amico quando ritorna da un viaggio, di svuotare lo
zainetto!
Di solito questo non avviene se si fa un interrogatorio. Avviene durante i momenti nei quali il ragazzo è in qualche modo rilassato.
La chiave di tutto è la tua capacità di creare il clima e l'occasione - quell'atmosfera nella quale il ragazzo si sente di condividere il suo mondo, dove non si sente giudicato e condannato per
sentimenti o esperienze sbagliate. I nostri figli hanno bisogno di disinfettarsi dalla contaminazione quotidiana - e tu devi lasciarglielo fare.
E' in questi momenti giornalieri informali che tu come genitore puoi, senza fare prediche, aiutare i tuoi figli a integrare la loro fede con lo sbarramento di paganesimo che devono affrontare ogni giorno.
Di solito questo non avviene se si fa un interrogatorio. Avviene durante i momenti nei quali il ragazzo è in qualche modo rilassato.
La chiave di tutto è la tua capacità di creare il clima e l'occasione - quell'atmosfera nella quale il ragazzo si sente di condividere il suo mondo, dove non si sente giudicato e condannato per
sentimenti o esperienze sbagliate. I nostri figli hanno bisogno di disinfettarsi dalla contaminazione quotidiana - e tu devi lasciarglielo fare.
E' in questi momenti giornalieri informali che tu come genitore puoi, senza fare prediche, aiutare i tuoi figli a integrare la loro fede con lo sbarramento di paganesimo che devono affrontare ogni giorno.
I nostri
ragazzi vivono questi giorni, quindi devono parlare della loro
GIORNATA, mentre ce l'hanno ancora fresca in mente, prima che venga
sepolta e immagazzinata nella loro testa.
Non puoi perderti troppi di questi
giorni di tuo figlio se vuoi avere un ragazzo stabile in un
mondo che oscilla.
Ricordati che quando tuo figlio o tua figlia tornano a casa dal loro "viaggio" quotidiano, hanno lo zainetto pieno. Prenditi del tempo per aiutarli a svuotarlo!
Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto
don Luciano
mondo che oscilla.
Ricordati che quando tuo figlio o tua figlia tornano a casa dal loro "viaggio" quotidiano, hanno lo zainetto pieno. Prenditi del tempo per aiutarli a svuotarlo!
Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto
don Luciano
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